venerdì 28 novembre 2008

Filastrocca post moderna


Con sta pioggia e co sto vento, perché stare al coperto?
Meglio fasselo passare e un servizio regalare.
Dicono Chaplin e lo zozzone,
una giornata senza un sorriso è una giornata sprecata, persa un’occasione.
Io non posso che concordare, e una risata provare a farvi fare.
Udite udite signori e signore, questa è Roma, non è finzione.
Questo è il centodiciotto, e speriam non ci scappi il botto.
Ma la notte non è tale senza botti e pjate a male,
tra risate e lenzuolini, non ci salva dai deliri.
Qui c'è Ciccio e non c'è Grissom, ce sto io e raccomndati pure a dio.

martedì 25 novembre 2008

LATITANTE...

Lo so..ultimamente sono latitante e me ne dispiace.
Non so perché ma ultimamente la fine degli anni per me diventa sempre rocambolesca, intensa, e pare che il "destino" di un mio anno intero vada a decidersi tutto nelle ultime settimane.
Così la mia attività cerebrale di questi tempi va accelerandosi in maniera inversamente proporzionale a quella corporea, che invece braiderebbe e se ne starebbe quotidianamente riversa e aggomitolata sotto strati e strati di pimuoni piumosi e morbidi.Periodo strano, mi sento un pò un cubo di Rubrik, un quadro che non riesce mai troppo bene, un puzzle cui manca sempre un pezzettino, uno di quei barattolini con i disegni di sabbia che se li muovi un pò rischi di rovinare tutto irreversibilmente.
Un anno che si profilava piuttosto passabile sotto molti punti di vista, il così detto anno di transizione post Pezza volge con una novità inaspettata ma bellissima, che ha messo però in moto alcuni pensieri perché laddove si muove qualcosa in un campo che per un pò avevo dato per "perso", questo potrebbe far sperare anche in altri cambiamenti di "vita" forse troppo a lungo posticipati o (mai) troppo tardi scoperti dentro di me.

martedì 18 novembre 2008

Che...

...due palle oggi! Tempo grigio, freddo che sta per arrivare o, per alcuni, è già arrivato.
A farmi compagnia è la rete, ma l'accumulo di informazioni in realtà poco necessarie o volute, non alleggerisce la noia e la sensazione di sprecare del tempo altrimenti spendibile e godibile in altro.
A volte ho la sensazione di stare chiusa in una gabbia, con grate enormi da cui filtra molta luce, mi son infilata la chiave nella tasca sbagliata, quella bucata, e l'ho smarrita in un piccolo raggio di terra,ma più la cerco, più non la trovo, più questo raggio cresce e lo sguardo non è più sufficiente ad abbracciarlo. Perché mi volto così spesso dalla parte sbagliata?

lunedì 17 novembre 2008


CLAMOROSO: BRUNETTA DA VERO PADANO DI SINISTRA SI E' INFILTRATO NELLE DESTRE PER FAR AUMENTARE I FANNULLONI ANCHE IN QUELL'AREA.

DOPO CHE AVEVANO SCOPERTO CHE AL PARLAMENTO EUROPEO AVEVA FATTO PIU' DEL 50% DI ASSENZE , DA VERO SOCIALISTA SI SACRIFICA, COME FECE PERTINI NELLE CARCERI FASCISTE. PER NON FAR AUMENTARE LA PERCENTUALE DI FANNULLONI DI SINISTRA E' PASSATO ALLE DESTRE, COSI' DA POTER DIRE CHE ANCHE I NEMICI POLITICI HANNO FANNULLONI NELLE LORO FILE.

venerdì 14 novembre 2008

BARZA DEL VENERDI'

Un paracadutista, un poliziotto ed un carabiniere per
vedere chi di loro è il più coraggioso e in gamba decidono di fare una gara:
dovranno buttarsi dal tetto di un palazzo di dieci piani, entrare subito dopo nella gabbia di un
leone per pettinargli la criniera ed infine fare l'amore con una vecchia di 80 anni.

Il paracadutista si butta dal palazzo, atterra senza problemi, entra nella gabbia
dove svogliatamente il leone sbadiglia, lo pettina velocemente ed esce, vede la vecchia e dice:
'No, tutto quello che volete ma questo proprio no!!!'

Il poliziotto a sua volta si butta dal palazzo, atterra un po' malfermo ed entra
nella gabbia del leone che vedendolo,abbozza un ruggito.
Il poliziotto supervelocemente gli da una pettinata, esce vede la vecchia e dice:
'No, tutto quello che volete ma questo proprio no!!!'

Tocca al carabiniere che si butta dal palazzo, atterra non si sa come e poi s'infila nella gabbia.
Il leone ruggisce ed incomincia a lottare con il carabiniere, non si capisce cosa stia succedendo
e gli amici sono terrorizzati.
Finalmente il carabiniere esce sanguinante, con i vestiti sbrindellati e dice:
"Dov'è la vecchia da pettinare??

martedì 11 novembre 2008

Relazioni serie

"In fondo sono quarantatrè anni che vivo con me e non è cosa da poco...è una relazione seria!"

Federica Bosco
Mi piaci da morire

Ora diche una poesie...:-)

La malinconia scatenata dai ricordi dell'adolescenza, mi ha portato a ricercare nella rete, uno dei pochi poeti che adoro, davvero, e che mia fa sciogliere nelle sue parole e nei loro suoni.Sono poesie da leggere sotto le copert, d'inverno, con tè caldo e pasticcini, mentre tutto fuori è buio e freddo, come il tuo cuore in quel momento, bloccato nella reagnatela delle ragioni.
Queste le mie preferite, tra l'altro associata anche ad uno dei miei film preferiti, Le fate ignoranti...'azz, da li ogni poesia di Hikmet mi risuona in mente con la voce di quel belìn di Accorsi! :-(

Ti sei stancata di portare il mio peso
-Nazim Hikmet
Ti sei stancata di portare il mio peso
ti sei stancata delle mie manidei miei occhi
della mia ombra
dei miei tradimentil
e mie parole erano incendi
le mie parole erano pozzi profondi
le mie parole erano stanchezza, noia serale,un giorno improvvisamente
sentirai dentro di teil peso dei miei passi
che si allontanano esitando
quel peso sarà quello più grave.

Il più bello dei mari-Nazim Hikmet
Il più bello dei mariè quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quelloche vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.

Senza nessuna ragione qualcosa si rompe in me-Nazim Hikmet
Senza nessuna ragione qualcosa si rompe in me
e mi chiude la gola
Senza nessuna ragione sobbalzo ad un tratto
lasciando a mezzo lo scritto
senza nessuna ragione nella hall di un albergo
sogno in piedi
senza nessuna ragione l'albero sul marciapiede
mi batte in fronte
senza nessuna ragione un lupo urla alla luna
iroso infelice affamato
senza nessuna ragione le stelle scendono a dondolarsi
sull'altalena del giardino
senza nessuna ragione vedo come sarò nella tomba
senza nessuna ragione nebbia e sole nella mia testa
senza nessuna ragione mi attacco al giorno che inizia
come se non dovesse finire mai piùe ogni volta sei tu
che sali dalle acque.

In questa notte d’autunno -Nazim Hikmet
In questa notte d’autunno sono pieno delle tue parole
parole eterne come il tempo come la materia parole pesanti come la mano scintillanti
come le stelle.
Dalla tua testa dalla tua carne dal tuo cuore
mi sono giunte le tue parole le tue parole cariche di te le tue parole, madre le tue parole,
amore le tue parole, amica
Erano tristi, amare erano allegre, piene di speranza erano coraggiose, eroiche le tue parole
erano uomini.

...miii, che pesantezza sti giorni!!


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venerdì 7 novembre 2008


Enzo Biagi (Pianaccio di Lizzano, 9 agosto 1920 � Milano, 6 novembre 2007)

da Riflessioni su un dovere, Corriere della sera, 9 aprile 2006, p. 1

Sto dall'altra parte, quella che simpaticamente il premier ha definito �coglioni�.
Credo che tutti i giovani, figli di ricchi o di poveri, debbano avere gli stessi diritti allo studio e uguali possibilit� nell'affrontare la vita;
Credo nella magistratura, nella sua indipendenza, e che tutti possano difendersi qualunque sia il conto in banca, quindi non credo alle trame; credo nella libert� di espressione, cio� giornali e televisioni liberi di criticare il potere;
Credo che non debbano esserci prevaricazioni n� leggi ad personam, per s� familiari o amici;
Credo che la pace debba sempre vincere sulla guerra; infine credo che non si debbano imbarcare fascisti e neonazisti per un pugno di voti.
Non mi fido di chi ha avuto cinque anni e li ha spesi male. E non ho mai sopportato quelli che fanno promesse e non le mantengono.

mercoledì 5 novembre 2008

Because change happened


Ieri sono successe due cose incredibili, una piuttosto prevedibile, l'altra un pò meno.
La prima è che l'America ha eletto il suo Presidente, e davvero onore e complimenti a Barack e al popolo americano, che dopo 8 anni, finalmente ha coraggiosamente scelto il famoso cambiamento che mi auguro l'aiuti a renderla un paese migliore e meno guerrafondaia.
Per la prima volta mi trovo ad invidiare gli americani che, anche se ancora non si sa come andrà, possono almeno non vergognarsi del proprio presidente.

La seconda è che finalmente la Roma ha vinto e, di questi periodi, era davvero imprevedibile!

martedì 4 novembre 2008

Classici discorsi...

...quando si � in ascensore con degli sconosciuti o vicini di palazzo che proprio non reggi, specie se l'ascensore � di quelli piccoli da tre, quindi non ti permette neanche di fare il vago e allungare lo sguardo sui numeri kone o osram che ormai conosci a memoria. Quando si � in fila alla posta o in banca, quando si � in una affollata sala di attesa di un pronto soccorso, quando si � soli davanti ad un barista annoiato che ti serve il caff� quando sei sotto le cartine per le meches di un parrucchiere ed hai gi� divorato avidamente tutti i giornali di gossip, quando sei intirizzo, come me, fermo da mezzora ad attendere un autobus e senti imbarazzanti occhi puntati addosso...."...Brrr, che freddo eh, � proprio arrivato l'inverno eh?""beh, del resto...siamo quasi a dicembre...""eh si, per� si gela davvero eh, l'anno scorso mica era cos� no no" "...ehh signor� se stamo sempre a lament�...e quanno fa callo (caldo) quanto fa callo e volemo er freddo, e quando fa freddo quanto fa freddo e volemo er callo, e ogni inverno ce pare sempre che fa pi� freddo e ogni estate che � sempre quella pi� calla...la realt� � che se stamo sempre a lament� si uno chavesse artro da fa de pi� importante ne sta vita che lamentasse, nun sentiremmo n� freddo n� callo, no signor�?"
... eh b�...come dargli torto...saggezza popolare...