Dall'Islamismo all'Induismo, molte religioni "santificano" gli animali
Se nel Cristianesimo e nell'Ebraismo il paradiso è sempre stato riservato agli uomini, le religioni orientali tengono più da conto gli animali.
Buddhismo. Nelle vite precedenti Buddha è stato, tra l’altro, una tartaruga, una scimmia, un elefante e una lepre. A queste bestie, perciò, viene portato rispetto, ma anche a tutte le altre, che pure, per successive reincarnazioni, possono raggiungere il "nirvana".
Induismo. Sacra sopra ogni cosa è la mucca: grande, paziente, signora dei campi, fonte di latte. Ucciderne una è grave come uccidere un bramino; mangiarne la carne è un sacrilegio. La legge del Karma riguarda anche gli animali, che possono diventare uomini o Dei, perciò sono rispettati.
Islamismo. Per i musulmani l’asino porta disgrazie, il cane è l'essere più impuro che esista, impuro anche il maiale che è vietato mangiare. In compenso, il Paradiso è popolato di cammelli e cavalli, amatissimi da Maometto. Tanto amati che la moschea di Kaaba fu eretta nel punto in cui sì inginocchiava il suo cammello preferito è che il profeta annunciò che sarebbe volato in Paradiso col suo cavallo.
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