- può partecipare solo chi è stato nominato;
- va creato un post con un link al post da cui proviene la menzione (e un'altro al primo post da qui è nato l'11 febbraio 2007 il Thinking Blog Award);
- inserire nel post il logo Thinking Blog Award;
- indicare 5 blog che hanno la capacità di farti pensare.
Ora le prime tre condizioni sono più o meno soddsfatte, per la quarta ci dovrò lavorare un pò perchè sono appena approdata in questo fantastico mondo e, le persone che mi hanno onorato della loro coniscienza hanno ricevuto già tutte questo riconoscimento.
Cogito Ergo Sum...
Io penso in continuazione. Penso sempre. Penso. Penso. Penso. Ma non succede come scriveva Cartesio, penso dunque sono. Quando penso troppo mi perdo, non sono più. Sono una voce senza tono nella mia testa che costruisce frasi, che si fa paura e si gioca brutti scherzi da sola, che costruisce ragionamenti, che articola idee, alcune buone e alcune che perfino a pensarle c’è da vergognarsi. Non so dire se questa voce sono io o no. Ci dovrei pensare. E' come la puntina di un vecchio giradischi che si è impuntata....
A volte mi do una botta con la mano su una tempia, aspetto un po’, per vedere se la mia puntina torna a posto da sola. Poi mi spavento un po’, perché penso che forse il mio disco si è rovinato un bel po’, visto che la puntina non esce dal solco. Quando mi sono spaventata abbastanza mi do un colpo in testa con la mano e cerco di non avere più paura. Faccio qualcosa, di solito qualcosa di abitudinario, di routiniero: mi gratto un braccio, mi do un bacino sulla mano oppure mi mangio un’unghia. Mi recupero facendo le cose che faccio sempre senza pensare. Perché se penso troppo mi perdo e io penso sempre troppo......
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