domenica 27 febbraio 2011

NON C'E' PIU' TEMPO

Non hai più tempo per decidere se percorrere o no la strada che ti trovi davanti.
Devi buttarti, proprio adesso, è la strada stessa a chiedertelo.
Ascolta la pianta dei tuoi piedi che calpesta il terreno piuttosto che i castelli in aria creati dalla mente.
Agendo con consapevolezza ti espandi.
-- Osho

mercoledì 23 febbraio 2011

ITALIANO? NO GRAZIE

Ricordo ancora, dopo tanti anni, uno spezzone del bellissimo film di Magni "In nome del popolo sovrano. É il 1849 ed é appena caduta la Repubblica Romana. Tutti i rivoltosi, Ugo Bassi, Ciceruacchio, sono stati catturati. Elena Sofia Ricci, una delle protagoniste del film, corre da uno zio vescovo (giá da allora funzionava cosí!) per cercare di chiederne la liberazione, soprattutto quella del suo amante Giovanni Livraghi. Lo zio vescovo le dice: "Eh, per quello non si puó fare niente, é austriaco"> Lei obietta: "Ma no, é di Milano!", e lo zio ribatte: "E Milano dov'é? In Austria!".

Il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano ha fatto la stessa cosa. Alla richiesta di partecipare ai 150 anni dell'unitá d'Italia ha risposto: "Perché dovremmo? Bolzano é in Austria".

Bolzano si sente austriaca, ma gli austriaci ritengono i bolzanini pikkoli pagliacci italiani che, per uno strano caso del destino, parlano un dialetto che somiglia un po' al tedesco. Si, perché il tedesco parlato a Bolzano é tutt'altro che tedesco da Goethe Institute e spesso, fuori della loro provincia, fanno anche fatica a farsi capire, perfino dagli altri tirolesi (visto che loro si sono sempre definiti "Tirolo del Sud" e non "Alto Adige").

Quindi, abbiamo scoperto che Bolzano, o Bozen come viene chiamato in tedesco, é in Austria e non in Italia. Proporrei quindi che gli altoatesini, o meglio i sudtirolesi, siano i primi a sperimentare il famoso federalismo fiscale. Ovvero, in Alto Adige si spendono solo i soldi che si sono pagati in Alto Adige. Non vorranno mica i soldi delle tasse dei pagliacci italiani...

venerdì 11 febbraio 2011

QUANDO

Quando sono felice, la prima cosa che penso é di dividere questa felicitá con te.
Quando vedo una cosa insolita, bella, buffa, bizzarra, la prima cosa che penso é di venirtela a raccontare.
Quando ho un problema, sei tu quello che cerco per avere un aiuto, un consiglio, un conforto.
Quando la vita mi prende a calci, é fra le tue braccia che vengo a rifugiarmi.
Quando una tormenta si avvicina, é sotto le tue ali che cerco riparo dal vento gelido.
Quando ti vedo triste, cerco di prendere una stella dal cielo e di dartela per restituirti il sorriso.
Quando ti vedo a terra, ti prendo in braccio e ti stringo forte per proteggerti dai pericoli del mondo.Q
uando il mio cuore batte, chiama il tuo nome. E smetterá di chiamarlo solo quando smetterá di battere.
Rispondigli, ti prego.