lunedì 8 novembre 2010

Tempus fugit


Vorrei fare un sacco di cose, ma il tempo sembra scorrermi fra le dita come la sabbia fine di una clessidra. Tento di afferralro, di frenarlo, di tenerlo almeno per un po', ma lui scorre, scivola, e si accumula ai miei piedi, da dove mi guarda beffardo.

Un gatto grigio e sgusciante che é sfuggito alle zanne del mastino ed ora lo guarda sornione da sopra un albero. Il mastino abbaia, salta, si sgola, e lui si gratta un'orecchio, si stiracchia e se ne va.

Ed io rimango lí, a guardare quel ramo vuoto e a pensare che, la prossima volta, lo acchiapperó per la coda e lo costringeró a fermarsi.

...Ed é giá novembre.

2 commenti:

mark ha detto...

non so se durante il cammino si possano accettare dei viaggiatori erranti...il tempo del viaggio sarà sicuramente un buon compagno.
Un saluto

aurasoma ha detto...

Benvenuto Mark...