giovedì 19 febbraio 2009

Alla deriva


Ho votato il PD controvoglia perché al progetto PD non ho mai creduto sino in fondo o, forse, sarebbe meglio dire che non ne ho mai condiviso il merito.

Ho apprezzato molto la decisione di Walter, stavolta si.

Non è semplice e non ci sono molti esempi in materia di politici seri che si prendano le responsabilità per un insuccesso così grave che, prima che elettorale, è ideologico.

Al momento siamo in alto mare e senza remi, senza scialuppa e con un salvaggente sgonfio.

Sono triste ed amareggiata da un paese che mi è sempre più distante ma che è distante a molti, almeno ad una grande percentuale di tutti quelli che non riescono a comprenderlo a forza di grandi fratello, tronisti e canzonette.

Sono avvilita alla triste accettazione dell'impossibilità di uno stato laico e democratico, dei molti passi indietro, delle tante, troppe, inceretezze che regnano e della monocrazia vuota che si imporrà. Sono triste, molto triste al fronte di un ennessimo funerale che è stato celebrato, quello di una via alternativa e quello di una classe di sinistra che non esiste più che ora pur di risalire la china si alleerà con l'unica classe politica che in italia non morirà mai: quella della non ideologia, quella che scambia credo con penso, quella che continua a metter al primo posto prima se stessa, poi il popolo.Sono triste e, temo, lo sarà ancora per molto, moltissimo tempo...

1 commento:

AndreA ha detto...

Mezzo mondo (ed anche di più), infatti ci ride dietro e non si spiega come sia possibile la scelta politica degli italiani...

Possibile che oltre mezzo mondo sia comunista?? O_o


Un abbraccio ;-)