domenica 11 aprile 2010

Pagliuzze e travi

Qualche giorno fa ho letto sulla Repubblica dell'intervento di Joaquin Navarro-Valls, membro dell'Opus Dei ed ex-addetto stampa del Vaticano ai tempi di Woitila, poi trombato da Benny il Bimbominkia e sostituito con un gesuita.

Dimenticandosi della famosa parabola della pagliuzza e della trave, il buon Joaquin ci fa presente che "dobbiamo evitare di sporcarci la coscienza, guardando esclusivamente a dove il fenomeno si produce con gravità morale magari anche maggiore, ma in misura certamente minore". Ovvero, i bambini vengono molestati da tempo immemorabile da genitori, nonni, zii, parenti, ascendenti, discendenti e collaterali: perché dobbiamo prendercela proprio con i poveri preti?

La tattica del buon Joaquin é chiara: buttando in faccia al lettore numeri e statistiche, lo distrae dal vero nocciolo della faccenda. "E' certificato (certificato da chi?!?) che 1 ragazza su 3 ha subito abusi sessuali, e che 1 ragazzo su 5 è stato oggetto di atti di violenza". E non possono mica essere stati tutti preti, no? Quindi "è meglio smettere di parlare di pedofilia e cominciare a discutere della furibonda fobia scatenata contro la Chiesa cattolica".

Bisogna dire che Joaquin ha sicuramente il senso delle prioritá. Cosa sono pochi ragazzini molestati di fronte al grande dramma della persecuzione scatenata contro la Chiesa? Cos'é l'innocenza rubata a qualche ragazzino di fronte a questa caccia alle streghe perpetrata contro il povero Benny il Bimbominkia e la sua cricca? In definitiva, i sacerdoti sono pochi, quelli pedofili ancora meno, ed il contributo dato alla pedofilia dagli appartenenti al clero é "un fenomeno statisticamente minimo".

Quello che Joaquin si é dimenticato di citare é il fatto che il punto non é il crimine commesso dal singolo sacerdote, ma la connivenza delle gerarchie della Chiesa nel coprire questo crimine. Il prete che, scoperto a molestare bambini, non solo non viene denunciato alle autoritá civili ma viene semplicemente spostato di parrocchia, permettendogli di continuare indisturbato con vittime fresche: é questa la vera porcata. Il vescovo che, venuto a sapere di una cosa del genere, non prende in mano il telefono per chiamare la polizia, ma tenta di coprire il tutto per il buon nome della Chiesa é complice di questo crimine.

Gesú, caro Joaquin, ci invitava a non guardare la pagliuzza nell'occhio del vicino ma a preoccuparci della trave che é nel nostro, di occhio. Tu invece, molto cristianamente, inviti a fare il contrario: "Evitiamo, innanzi tutto, l'insincerità: ossia di concentrarci sul limitato numero di casi di pedofilia accertati nella Chiesa cattolica, non aprendo invece gli occhi davanti al dramma di un'infanzia violata e abusata molto spesso e dappertutto". Quindi, secondo te, siccome anche tanti altri abusano dei bambini, i preti sarebbero "meno colpevoli"? O anche tu, come molti in Italia, pensi sempre che siano "ben altri" i problemi e che prima di venire a ravanare nel mio orto bisognerebbe risolvere quelli?

Il cilicio, Joaquin, va messo sulla coscia, non intorno al collo. Se no poi non ti arriva abbastanza sangue al cervello e scrivi queste cagate...

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