lunedì 23 giugno 2008

FILGI DELLE STELLE


“Spesso le canzoni sono comode per circoscrivere i periodi.
Furio, un mio amico architetto che ha pochi anni più di me, dice che tutto è finito con Figli delle stelle.
Che un pomeriggio che sembrava identico agli altri è entrato nella stanzetta di un amico e ha visto le ragazze, le compagne col Ciao e i capelli lunghi legati coi fazzoletti, che ballavano spensierate sulle note di Alan Sorrenti. Doveva essere più o meno il 78. non la posso più sentire quella canzone, mi confida Furio. Quel giorno ho capito che la stagione dell’impegno, delle botte, delle occupazioni e delle infinite e indimenticabili discussioni su tutto, era finita per sempre.”

Elena Stancanelli


A immaginare una vita ce ne vuole un’altra
Ecco, a leggere queste righe oggi mi è uscito un sorriso.Un sorriso tenero, salato, misto nostalgia. Ho immaginato quelle ragazze. Me le sono immaginate con dei gonnelloni ampi, pesanti. Zoccoli scomodi e occhiali da gatte, o gambe modellate da pantaloni a zampa e fianchi camuffati da pesanti maglioni tibetani, inconsapevoli e future imitatissime icone della moda vintage.E me le sono invece immaginate finalmente libere, libere di essere meno incazzate, incazzose, libere degli schemi imposti dall’assemblee fumose di partito, libere di scoprirsi, libere di mollare un po’, almeno una volta.. libere di mettersi un reggiseno, almeno una volta.Loro che hanno lottato tanto, e davvero, loro sempre in prima linea, col trucco colato e la voce roca, si sono sentite finalmente libere di mollare, anche solo ballando musica pop e non Contessa.E noi, ora, che libere lo potremmo essere un po’ di più, sentiamo invece di nuovo il bisogno dell’impegno, della rigidità, di una dottrina, di nuovo il bisogno di scendere in piazza, rindossare quei maglioni larghi, rincazzarci, rimettere sempre su quei vecchi dischi impegnati, che si sanno a memoria, che sanno tanto di un tempo, magari sbagliato, dove qualcuno voleva andare da qualche parte, magari sbagliata, e aveva trovato il modo di arrivarci. Ora sembra tutto un muro di gomma, e qualsiasi parte, qualsiasi direzione, ti rimanda, ti rimanda indietro e avanti e avanti indietro, sempre più incazzati.
Ma pur sempre, figli delle stelle…

…noi siamo figli delle stellenon ci fermeremo mai per niente al mondo.noi siamo figli delle stellesenza storia senza età eroi di un sogno…

http://www.youtube.com/watch?v=5BXnTI2pHks

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