giovedì 14 febbraio 2008

Continuano gli attacchi alla legge 194 sull' aborto terapeutico


La regione Lombardia ha abbassato il limite per cui è possibile effettuare l'aborto terapeutico da 24 a 22 settimane. Questo è solo l'ultimo della lunga scia di attacchi contro la legge 194, portati avanti da un variegato gruppo di personalità tra cui il giornalista Giuliano Ferrara(per altro promotore di una campagna a favore di una moratoria dell'aborto), il capo della CEI cardinal Bagnasco, il Pontefice e ora anche Roberto Formigoni, che dalle parole è passato direttamente ai fatti. La legge 194 consente l'interruzione volontaria della gravidanza fino al novantesimo giorno dal concepimento, eccetto per i casi in cui sussista pericolo di vita per la madre o in cui il nascituro sia affetto da patologie o malformazioni, per i quali è consentito un massimo di 24 settimane. Ora, la questione dell'aborto pone sicuramente dei grossi problemi morali, tuttavia c'è da ricordare che la legge 194 venne rattificata a suo tempo tramite un processo referendario. Proporre sue modifiche o, peggio, limitarne l'efficacia senza prima ricorrere ad un nuovo referendum mi pare estremamente arrogante, così come mi sembra arrogante cercare di imporre ad altri il proprio punto di vista su un problema delicato come questo. Personalmente ritengo che la decisione di portare a termine o meno la gravidanza debba essere presa solo ed esclusivamente dalla diretta interessata, visto che sarà lei a farsi carico del nascituro. Permettere ad una donna di abortire non vuol dire costringere tutte le donne a farne ricorso, il libero arbitrio rimane e la decisione sarebbe lasciata alla coscienza di ogni singola persona. Al contrario proibirlo significherebbe obbligare una persona a far nascere un bambino non voluto, magari concepito in seguito ad una violenza, o ad abbandonarsi alle mani di sedicenti medici/macellai per ricorrere ad un aborto clandestino, pratica che negli anni passati ha portato decine e decine di donne ad una morte prematura.

Proprio oggi S.Valentino facciamo un atto di amore verso le Donne
http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/cronaca/napoli-aborto/commento-aspesi/commento-aspesi.html

1 commento:

Unknown ha detto...

il fatto è che a volte sembra che si faccia di tutto per rigettarci indietro nel passato...ma non in quel bel passato fatto di tempi lenti, di piccole gioie, di rapporti umani... no: vogliono il passato dei non diritti e il presente della non vita... parafrasando una famosa affermazione: resistere, resistere, resistere. ciao