lunedì 28 luglio 2008

Riso, risolino, me viè da ride...


Io non capisco per quale ignota legge socio-eco-poli-multi-culturale, a lavoro si debba sorridere a tutti costi, sempre, comunque, senza motivo, costantemente, inutilmente.
Magari per rendere più live la giornata al tuo vicino di scrivania?
Ok, sarei d’accordo nella misura io me ne stessi tutto il giorno a ringhiare, sbavare, imprecare, smadonnare, piangere o tenere il muso.

Ma, nella misura in cui, mi ritrovo con davanti un muro bianco, sono in un posto in cui contano anche le volte che vado al bagno (alla seconda scatta il cartellino giallo), sono fondamentalmente qui 10 ore, a lavorare, cose di cui non me ne può fregar di meno, e sono graziosa, silenziosa, se mi chiami ti parlo, ti rispondo, scherzo con te, mangiamo insieme ogni tanto, caffettino, se si riesce sigaretta.

Ma se sono sola, seduta, non si parla, c’è silenzio, tutti a battere sulle tastiere.. perché, dico perché devi dirmi, sempre e solo a me: oooh, e fallo un sorriso??!!!
Perché??????
Non stiamo parlando!Nessuno parla!
Non ti ho imbruttito, né mi hai chiesto niente!
Non mi sono girata dall’altra parte, se mi hai chiamata!
Lo sai anche che rido spesso e se inizio manco smetto.
Ma se sto sola, a lavorà, magari alle 9 di un caldo lunedì mattina, ma me dici per quale cavolo di motivo dovrei ridere da sola?????



Non lo capirò mai…
Si vede che sono appena tornata dalle ferie?!?!?! :-)

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