lunedì 12 novembre 2007

I NOSTRI TEMPI....

Dopo gli ultimi eventi di ieri , quelli di qualche giorno fà (Meredith, Giuliana Reggiani), credo che siamo tutti chiamati a riflettere su quanto stà succedendo.
Anche se gli episodi in se sembrano scollegati, quello che li unisce è la barbarie in cui l'essere umano stà precipitando.

C’è una legge che governa tutto ciò che è vivente: la legge di evoluzione-involuzione. Ogni processo, ogni fatto ha sempre un inizio, si evolve fino al massimo delle sue possibilità e poi regredisce fino a decadere. Arriva al culmine e poi diminuisce e finisce. Questa legge vale anche per la vita sociale dell’individuo. Le persone si incontrano, stringono rapporti di amicizia, poi nasce la crisi e il più delle volte il rapporto finisce.
Avere coscienza di questo ritmo intrinseco di ogni realtà vivente, vuol dire non sognare ma prepararsi ad affrontare la realtà al meglio. Sognare uno sviluppo solo in crescita senza prevedere una parte di declino vuol dire non avere un pensiero aderente alla realtà. Anche le più grandi civiltà del passato dopo il loro periodo di auge sono decadute e si sono estinte.
Nella nostra attuale epoca l’impulso di decadenza e di morte è ben visibile. Le scoperte scientifco-tecniche (magnetismo, radioattività, energia nucleare, informatica ecc.) non sono altro che manifestazioni di un mondo fisico che sta morendo. La materia che si frantuma, si disintegra e così facendo libera energia eterica. Il consumarsi della realtà fisica porta al crescere della realtà eterica (che sarà la successiva forma di vita, dopo quella fisica).
Come porsi di fronte agli eventi storici e politici attuali?

Cercare di riconoscere le forze in gioco, raggiungere una visione della vita che tenga conto della presenza degli esseri spirituali. Formarsi un giudizio individuale e serio su ogni evento.

I tre pericoli di situazioni esagerate, estreme in cui può cadere l’uomo di oggi sono:
􀂾 La meccanizzazione del pensiero. L’individuo si rifiuta di pensare, si adegua al sistema.
Nel progresso tecnologico tutto è stato previsto ma a scapito dell’umanità della
persona.
􀂾 La brutalizzazione della volontà. Se si esalta troppo la parte razionale e tecnologica si
rischia che sia la tecnologia a comandare sul nostro modo di essere.
􀂾 Lo svuotamento del sentimento. Si tende a vivere da spettatori anche di fronte a drammi
forti. Attraverso i media può avvenire una banalizzazione delle catastrofi e della
violenza.

I possibili rimedi a questa situazione.

Se la malattia vera è lo svuotamento dell’anima, dell’Io pensante autonomo, la cura potrà essere quella di lavorare nella direzione di un incremento del cammino interiore spirituale di ogni individuo. Il materialismo ha condizionato la vita culturale spirituale. Occorre avventurarsi in una strada nuova di sviluppo di un cammino interiore a partire dalla individualità creatrice e pensante di ciascuno. Compito della nostra epoca è quello di spiritualizzare l’intelligenza che si è incarnata così profondamente nel progresso scientifico e tecnologico da diventare troppo arida e meccanica.

In sostanza torniamo ad ascoltare il silenzio della natura ,la musica classica, leggere i libri, ammirare un bel quadro di quelli per esempio rinascimentali dove gli artisti erano illuminati ed ispirati dal divino.
Mandiamo pensieri di luce alla terra ed a tutte le forme viventi!!!

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