martedì 4 marzo 2008

Into the Wild


Finalmente sono riuscita ad andare a vedere Into the Wild bellissimo film di Sean Penn
Siamo nel 1990,Chris fa parte di una famiglia della buona borghesia americana e subito dopo la laurea rinuncia agli agi e manda all’aria un promettente futuro per realizzare il
suo sogno di libertà.
Non ne può più dell’ipocrisia e della mediocrità che lo circondano,a cominciare dai suoi
genitori che ormai da anni non si amano più e scaricano le loro frustrazioni sui figli.
Certo Chris è severo nel giudicare gli altri e se stesso,i suoi maestri sono Tolstoj e
Jack London, e sicuramente queste letture hanno avuto grande influenza su di lui.
Ma come possiamo non identificarci in questo suo desiderio di onestà e coerenza?
Così Chris parte per un lungo viaggio che lo porterà fino in Alaska alla ricerca di
un’avventura estrema e solitaria che lo renderà libero.
Il film è emozionante quando rappresenta il rapporto tra l’uomo e la Natura, che ci offre sì paesaggi
spettacolari,ma sa essere anche molto crudele, e non perdona la presunzione di chi vorrebbe domarla. Così l’uomo,da solo,soccombe.
E sì che Chris era stato anche fortunato perché lungo il suo cammino aveva incontrato persone gentili e simpatiche, con le quali era riuscito a stabilire rapporti d’amicizia profonda e collaborazione.
Tutti, in maniera diversa, gli avevano offerto la possibilità di fermarsi e di creare un
legame. Ma Chris non poteva, la sfida era stata lanciata, e lui aveva una cosa sola in
mente: l’Alaska.
Si tratta di un film lacerante che aiuta a interrogarsi su sé stessi e su cosa ci
aspettiamo dagli altri. Fino a che punto siamo disposti a portare avanti le nostre
convinzioni? E a che prezzo?

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