giovedì 6 marzo 2008

LE LINNEE DI NAZCA








Le Linee di Nazca sono dei geoglifi, linee tracciate sul terreno, del deserto di Nazca,
un altopiano arido che si estende per una cinquantina di chilometri tra le città di Nazca e di Palpa,
nel Perù meridionale. Le oltre 13.000
linee vanno a formare più di 800
disegni, che includono i profili stilizzati
di animali comuni nell'area (la balena,
il pappagallo, la lucertola lunga più di
180 metri, il colibrì, il condor e l'enorme
ragno lungo circa 45 metri). Essi furono
tracciati durante la fioritura della Civiltà
Nazca, tra il 300 a.C. ed il 500 d.C.
Le linee sono tracciate rimuovendo le pietre
contenenti ossidi di ferro dalla superficie del
deserto, lasciando così un contrasto con il
pietrisco sottostante, più chiaro. La pianura
di Nazca è ventosa, ma le rocce della
superficie assorbono abbastanza calore per
far alzare l'aria proteggendo il suolo. Così i
disegni giganti sono rimasti intatti per migliaia
di anni. Ai margini della Pampa, gli archeologi
hanno scoperto la città cerimoniale dei
Nazca, Cahuachi, da cui si ritiene
provenissero gli artefici delle linee.
Le linee sono state avvistate con chiarezza
solo dall'avvento dei voli di linea sull'area,
casualmente, nel 1927 da Toribio Mija;
quindi furono studiate, nel 1939, da Paul Kosok, un archeologo americano; ma solamente dal
1946, la tedesca Maria Reiche, diede un
importante contributo di studi sul loro
significato.
Phyllis Pitluga, una ricercatrice
dell'Alder Planetarium di Chicago scoprì,
studiando il rapporto tra le linee e
l'astronomia, che il ragno gigante
rappresentava la costellazione di
Orione, mentre le linee rette
circostanti rappresentavano le tre
stelle della cintura di Orione. Essi costruirono per loro i sentieri che vediamo oggi».
Questa potrebbe essere una chiave che permette di spiegare il mistero delle linee di Nazca: il leggendario eroemaestro Viracocha, noto anche come Quetzalcoatl e Kontiki, il cui ritorno era ancora atteso al momento dello sbarco di Cortés.
Gli "antichi indios" disegnarono figure poiché pensavano che Viracocha sarebbe tornato, questa
volta scendendo dal cielo. I disegni rappresentavano dei segnali.
Sono molte le ipotesi su come i Nazca abbiamo disegnato le linee e sul loro reale significato.
Quella, comunque, più accreditata e realistica induce a pensare che gli antichi peruviani
abbiano dapprima realizzato disegni in scala ridotta che sarebbero stati successivamente
riportati ingranditi sul terreno con l'aiuto di un opportuno reticolato di corde (in maniera simile
a come fece Gutzon Borglum, l'artista che scolpì i volti dei Presidenti statunitensi sul monte
Rushmore). Inoltre, non è del tutto esatto il fatto che le linee non si possano osservare da
terra: infatti ci sono molte colline e montagne nell'area di Nazca che avrebbero permesso agli
artisti di osservare il proprio lavoro in prospettiva. C'è da tener presente anche che,
sicuramente, appena disegnate, le linee dovevano essere ben visibili, di colore giallo brillante,
come le impronte recenti di pneumatici che passano nella zona.

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